Il calore ha la sua pompa

Trenta per cento in meno di consumi energetici utilizzando le pompe di calore. Questo è ciò che rileva un’indagine della European Heat Pump Association (Ehpa), condotta a seguire del recente annuncio, da parte della Commissione Europea, dei nuovi obiettivi al 2030 per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. I dati dell’indagine evidenziano il fatto che se in Europa si installassero 54 milioni di nuovi sistemi in pompa di calore entro i prossimi 15 anni, si potrebbe abbattere del 100% l’importazione europea di gas naturale dalla Russia.

Contemporaneamente Ehpa stima che la crescita del mercato delle pompe di calore giocherà di sicuro un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi energetici della Commissione Europea al 2030, con una potenziale diminuzione della richiesta di energia di 37 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e una riduzione delle emissioni di 181 milioni di tonnellate di CO2, creando oltre 333mila nuovi posti di lavoro.

Oramai i sistemi a pompa di calore hanno dimostrato la loro affidabilità ed efficienza nel riscaldamento, raffrescamento e nella produzione di acqua calda sanitaria sia in applicazioni residenziali che commerciali e industriali. Daikin, per esempio, con il primo sistema in pompa di calore ibrido che combina la tecnologia della pompa di calore con quella di una caldaia a condensazione di ultima generazione, ha ottenuto un’efficienza superiore del 35% rispetto a un sistema tradizionale.

Il mercato delle pompe di calore da circa due anni sta uscendo dalla fase di stagnazione e lento declino dovuta alla crisi e il mercato si sta riprendendo. Nel 2013, inEuropa sono state vendute, secondo i dati di Ehpa, oltre 771mila unità a pompe di calore con un incremento del 3% che sembra essere proseguito anche nel2014. In questo quadro l’aria è tutt’ora la sorgente energetica maggiormente utilizzata, mentre il segmento delle pompe di calore per l’acqua domestica è quello che ha il maggiore fattore di crescita.